Operato per un tumore alla mascella che non ha: “Pensavo non avrei cresciuto mia figlia, sono furioso”

Uno scambio di vetrini delle biopsie in laboratorio e Fabrizio (nome di fantasia, ndr) si è ritrovato a doversi sottoporre ad un'operazione e alla chemioterapia. Dopo il trattamento, effettuato all'Umberto I, del cancro non risulta esserci traccia. Si è insospettito ed ha fatto controllare il dna del materiale biologico da un laboratorio dell’Università Cattolica di Roma. Così ha scoperto lo scambio: Fabrizio non ha mai avuto un tumore.
"Con la diagnosi ci è caduto il mondo addosso. Una volta scoperto dello scambio, c'è stato l'entusiasmo di aver scoperto che non ero in pericolo di vita, ora mi trovo a convivere con una paralisi facciale. Non pensavo fosse possibile un errore di questo genere", ha dichiarato.
La diagnosi e la scoperta dell'errore
Come ha raccontato Fabrizio a il Corriere della Sera, scoprire la diagnosi ha portato un periodo buio: "Mia moglie non dormiva più ed io avevo paura di non veder crescere mia figlia: quando è arrivata la notizia aveva appena nove mesi – ha spiegato – Eravamo confusi, ho pensato che un errore di questo genere fosse impossibile. Ma ho comunque fatto il test del dna". Ed è così che ha scoperto di non aver mai avuto il tumore per cui era stato operato.
"Quando ho scoperto l'errore all'inizio sono stato sollevato. Poi però è arrivata la rabbia. È stata rovinata la serenità della mia famiglia. In più ho rabbia che a qualcuno non sia stata fatta una diagnosi tempestiva: ormai so cosa si prova, anche se poi è risultato esserci lo scambio".
La scoperta dello scambio e l'operazione
"Non ricordo cosa abbia detto il giorno in cui ho ricevuto la diagnosi – ha spiegato Fabrizio – Ma ricordo di essere rimasto senza parole dopo aver appreso dell'errore. Ero in macchina e mi sono Dovuto fermare: non riuscivo più a guidare. Ho soltanto chiamato la mia compagna per dirle che si era trattato di un brutto incubo".
Nel frattempo, però, è stato sottoposto all'operazione alla mandibola che gli ha paralizzato metà volto. "Il mio assistito ha metà volto paralizzato a causa dell'intervento. Sta facendo fisioterapia ma non sappiamo se e quanto recupererà, al momento ha problemi con la masticazione e anche nel parlato", ha dichiarato a questo proposito a Fanpage.it l'avvocato Giacomo Gaudenzi.
"La paresi non accenna a risolversi – ha continuato Fabrizio – Sono in attesa di un nuovo intervento chirurgico ricostruttivo che mi spaventa molto. Mi sento fortunato perché sono circondato da persone speciali che mi stanno aiutando. Ma lo voglio fare perché non vedo l'ora di tornare alla normalità". E, come ha sottolineato l'avvocato Gaudenzi, scoprire la verità e cosa non ha funzionato.